Denver

Di Simona C. (Genova)

Ciao, io sono Denver, 8 kg di gatto nero d'appartamento. La bipede non è la mia padrona, ammesso che si possa parlare di "padroni" quando ci siamo di mezzo noi felini. E' una che bazzica in casa mia da tanti anni, intorno a uno dei miei coinquilini. Appena arriva in casa, mi saluta "Ciao, gatto". Se ho la malaugurata idea di risponderle appena appena con un "Miao", è finita... Attacca a parlare, ad accarezzarmi, a stropicciarmi... Che stancacervelli! Io sono un ragazzo burbero, che si concede con il contagocce... 10-20 secondi al massimo, poi basta così. Ma lei va sempre oltre e allora io tiro fuori denti e unghie e la rimetto al suo posto. Non ha ancora capito che con me si deve accontentare di quel poco che le concedo... non sono uno dei suoi amici randagi, non ho bisogno della sua costante attenzione, ho i miei spazi e la mia autonomia che non intendo dividere con nessuno. Il mio quasi totale disinteresse nei suoi confronti rasenta spesso la comicità. Sono quello che gli umani definiscono "faccia di bronzo"; l'indifferenza che spesso esprimono i miei occhi è da cabaret. Incarno alla perfezione il concetto di anarchia, quella pacifica, quella autentica e non consento né a lei né a nessun altro di opprimere la mia personalità libera, indomita e indomabile. A volte, in fondo in fondo, le sue attenzioni mi lusingano e forse mi piacciono... ma per carità, non diteglielo... sennò chi me la leva più d'intorno? Forse le voglio anche bene, ma a modo mio! Poche smancerie, da vero gatto, di quelli "che non devono chiedere, mai"!

denver

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