Mao

Di Leopoldo D. (Roma)

L'acqua è stata la sua fortuna. L'acqua così rara d 'estate, così rara in quella caldissima mattinata, lo ha salvato. Non la pioggia ma la semplice acqua di Roma. Aveva bisogno un po' di refrigerio dal caldo ; aveva bisogno di respirare e fortuna ha voluto che in quel momento il suo futuro" padrone" (quasi impossibile esserlo) utilizzasse proprio la sua fortuna, l'acqua. Il suo amore per l'acqua ha condizionato il suo destino forse proprio per questo l'adora( stranezze da felino). In mezzo a tanti camion c'era lui, un piccolo esserino di appena un paio di mesi, tanto malato, afflitto dalle tante malattie dei "senza padrone". Entra in una mano, tanto peloso ma tanto sporco. Squilla il telefono ; qualche secondo di indecisione e poi arriva il momento di metterlo in una scatola e portarlo in un luogo sicuro, la sua futura casa. Dapprima la gioia nel vederlo, poi il timore che non ce la facesse.Tanta è stata la volontà, tante sono state le cure e l'amore che ce l'ha fatta.
Pian piano metteva su qualche grammo, poi è cominciato a crescere, ha una grossa testa e una coda pelosissima. Molte sono state le conquiste; la sua forza di volontà, la sua ostinazione lo hanno fatto vivere, gli hanno fatto acquistare fiducia in noi ; fiducia meritata dopo più di un mese e dopo ... le gioie, le carezze, i giochi e le fusa.

Tutto questo in solo sei parole:

Il Nostro Micio Mao  Vivi e Max

Roma-3-11-2003.

mao

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