Cleo e Rocky

Di Huelo

Questa volta la nostra storia e' in realtà una duplice storia, che in entrambi i casi puo' essere definita perlomeno strana. Sono un collega che da anni vive con due gatti "simpatiche canaglie" : Cleo e Rocky, e tutti e due a modo loro hanno avuto il loro ingresso nella mia vita in modo particolare.
Senza fare delle preferenze parto a raccontare le loro storie partendo da Cleo, prima entrata nella ns. non numerosa famiglia. Leggo per puro caso su un quotidiano della città che in un condominio di Beinasco un signore teneva la bellezza di 32 gatti in un alloggio e che a seguito dell'intervento prima del comune poi dell' ufficio di igiene, per le rimostranze degli altri condomini per l'odore e il rumore, tutti questi gatti vengono sequestrati e consegnati ad un canile della zona di Collegno/Alpignano. Con mia moglie decidiamo cosi' di fare un salto anche perché' da tempo era una ns. idea acquistare o cmq. prendere un gatto.Era il 27 gennaio del 2003. Quella mattina arriviamo presso il canile certi di poter prendere uno splendido esemplare di gatto...
Appena arrivati veniamo accompagnati da una veterinaria nel gattile dove sono rimasti solo più tre di quei 32 gatti del sequestro. Tra questi c'è una piccola creatura di circa cinque/sei mesi, piuttosto malconcia, con un infezione all'occhio sx, causata, dice la dottoressa, da una forma virale di glaucoma o da un unghiata di un altro gatto. Si tratta di una gattina tipo europeo comune simil certosina, di colore grigio topo, e la veterinaria, forse approfittando della ns. ignoranza in materia, ci indica proprio quel informe batuffolo spelacchiato, adducendo come motivazione, la dolcezza e la tenerezza della piccola, e dicendo che nessuno la voleva perché aveva quel problema all'occhio, e che entro qualche giorno se non avesse trovato una sistemazione definitiva, sarebbero stati costretti dall'ASL di Rivoli a sopprimerla. Mossi piu' a compassione e convinti dal fatto che, come poi si dimostrerà', non e' l'uomo che sceglie il gatto ma il contrario, alla fine usciamo dal canile con la ns. piccola "sfigatta", che per essere il ns. primo gatto, era proprio ridotta maluccio...Con il passare dei giorni pero' il ns. cuccioletto, a cui abbiamo dato nel frattempo il nome di Cleopatra, per gli amici "Cleo", comincia a ritrovare un certo bell'aspetto e sotto le nostre abili cure inizia a migliorare il pelo, inizia a stare meglio, a non avere piu' nessun tipo di problema, tranne l'occhio, che purtroppo, dopo una visita medica specialistica da un luminare del ramo (eh si cari miei, non esistono solo i luminari per le persone, ma anche per questi animaletti, e sono parimenti costosi...), ci costringe ad una decisione drastica.La ns. gattina deve essere quanto prima operata per la rimozione del bulbo oculare pena la perdita totale della vista.Terrorizzati all'idea di una gatta senza un occhio ma molto più dall'ipotesi che resti cieca, la portiamo per un ulteriore controllo da una veterinaria, mia cliente, che purtroppo conferma la diagnosi ed anche la soluzione.Fatto l'intervento la vita dela nostra Cleo e' cambiata radicalmente! Adesso corre salta gioca senza paura e penso anche senza dolore, e' diventata la nostra Principessa anche se di notte, al buio, più che vedere le luci di un camion, riconosco la nostra piccola Cleo dalle luci della "Lambretta"!!!Ma e' cmq bellissima lo stesso e al tempo anche fortunata perché con i suoi sguardi, ops. Pardon, con il suo sguardo, e' anche diventata la padrona di casa alla quale tutto e' permesso... O quasi!!!Dopo circa nove mesi, per l'esattezza il 24 settembre 2003, e proprio quando meno te lo aspetti, arriva la seconda storia che vi voglio raccontare e che non e' quella del pastore Serafino...Sono con mia moglie in Via Cibrario, nei pressi di Corso Tassoni, quando dal cofano di una macchina sento un miagolio molto forte e disperato.Subito, intorno alla vettura comincia ad arrivare un po' di gente per sapere che succede, e cosi' comincia una impressionante girandola di situazioni bizzarre che provo a raccontare brevemente.Cerchiamo dal n. di targa dell'auto di risalire al proprietario, e già qui alcuni passanti iniziano a dire e' di quel signore e' di quell'altro, abita qui abita li', ma poi una geniale intuizione sembrerebbe darci una mano.
Decidiamo cosi' di chiamare i vigili che di li' a poco mandano una pattuglia, che identifica l'autovettura ma per motivi di privacy non puo' darci nessun nominativo ne' tanto meno fare nulla di particolare, se non provare a tirare fuori "l'energumeno" che dal miagolio potrebbe essere un cantante lirico, dalla vettura, con un tentativo di "corruzione", una piccola ciotola di cibo.Ma l'essere non e' cosi' facilmente corruttibile e come dice il detto forse ne può' piu' la paura che la gola, resta fermo e continua a miagolare sempre più insistentemente.
A quel punto attirata dal nugolo di persone, si ferma una pattuglia della Polizia, che grazie ai loro potenti mezzi (una lampada molto forte con cui illuminano dalla ruota l'interno), riescono finalmente, ma molto probabilmente per lo spavento, a far uscire l'animale.E' talmente spaventato che appena uscito si butta direttamente sulla Via Cibrario, e mentre un poliziotto ferma le macchine, io con un balzo "felino" degno del miglior placcatore di rugby, riesco a prenderlo per la coda proprio mentre sta per infilarsi dentro un'altra vettura parcheggiata.
Ha ancora gli occhi completamente chiusi e gentilmente una signora porta un piccolo batuffolo di cotone per ripulirlo.E' talmente piccolo che riesco a tenerlo nel palmo della mano, e appena aperti gli occhi, penso che il suo primo pensiero e' stato… Ciao Papa'!!! Infatti da allora Rocky, cosi' lo abbiamo chiamato perché praticamente acchiappato all'angolo con Via San Rocchetto, e' diventato il nostro "bambino" in modo cosi' anomalo, che ogni volta che arriviamo da lavoro, lo percepisce e miagola già' dalle scale, e sono cosi' ridotto male, che riesco con lui a intavolare dei discorsi serissimi, (logicamente ho dovuto imparare io la loro lingua!!!) visto che mi guarda sempre con molta attenzione, e forse grazie alle coccole e a tutto quello che gli e' permesso di fare, pensa veramente che da io sia il suo papa'!!!

Cookie Policy
Privacy Policy